Autoveicolo

Gruppo termico Pinasco


Elaborazione Pinasco per vespa 190cc 2t raffreddato ad aria.



Gruppo termico 4t; cilindro e pistone di un 4t raffreddato ad aria.

 

Il motore a due tempi: è sempre un motore a pistoni in cui però il ciclo completo si compie in due sole corse (un giro dell’albero motore).
Restano comunque invariate le fasi, anche se con questo motore si sommano a due a due, ovvero due si compiono nella fase o corsa di lavoro (verso il basso o punto morto inferiore) e sono l’espansione e lo scarico. Le altre due si compiono verso l’alto o punto morto superiore e sono il lavaggio con immissione e la compressione.
Praticamente, per far felice anche il mio neurone dinamico, in sintesi i motori a due tempi funzionano a miscela e hanno un ciclo di funzionamento ridotto della metà rispetto ai motori a quattro tempi.

Il motore a quattro tempi: (questo sembra essere la domanda d’esame della patente B) nel motore a benzina le fasi che si distinguono sono 4 ed in momenti separati.
  • Aspirazione - il pistone scende dl punto morto superiore a quello inferiore, con la valvola di aspirazione aperta riempiendosi della miscela ari-benzina.
  • Compressione – il pistone sale comprimendo la miscela aria-benzina portandola a una discreta pressione e temperatura per poi farla innescare dall’elettrodo della candela.
  • Detonazione – la candela fa esplodere la miscela spingendo in basso il pistone.
  • Scarico – i gas generati dall’esplosione vengono fatti uscire, con la risalita del pistone.














Collegato all'ultimo puntino dell'elenco(lo scarico) questa è una pancia della marmitta di scarico per 2t,è una scalvini calcolata per 125.
La camera d'espansione è un dispositivo che ha la funzione di controllare il periodo di risonanza delle onde di pressione allo scarico, creando le migliori condizioni di funzionamento per il motore. Tale dispositivo, in pratica ha la funzione di aspirare al proprio interno i gas combusti espulsi dal cilindro : grazie al primo tratto della camera di espansione, chiamato, cono divergente, si crea nel cilindro una depressione sfruttata per aspirare una carica fresca di miscela aria-benzina-olio, presente nel carter. Dato che una parte della carica fresca uscirà dallo scarico, tutta o parte di questa carica dovrà essere pompata nuovamente nel cilindro, dove contribuirà alla combustione, grazie all'onda di pressione che si è creata nella camera di espansione grazie alla sua parte terminale, chiamata cono convergente. Per realizzare questo dispositivo si effettuano calcoli e prove sperimentali grazie ai quali è possibile effettuare un corretto dimensionamento dei diversi elementi che la compongono.